Byung Chul Han. “La società senza dolore” virus globalizzazione e neoliberismo.

Per un cavallino di cartapesta ? Ma no ! Eroi si diventa per amore, non per dovere ...

Han Byung ha raccolto le sue riflessioni sull’era della pandemia, dove prefigura una “società della sopravvivenza”, che oppone a una pervasiva assenza di senso “un eccesso di positività che si esprime in una forma di sovraprestazione, sovracomunicazione, sovrastimolazione” tipica di un’epoca post-narrativa, dove “il corpo acquista potere là dove lo spirito si ritira”. Ma quale corpo? Byung-Chul Han non ha dubbi: si tratta di un corpo fragile, ipersensibile e rinunciatario, ossessionato solo dall’idea di sopravvivere.

Un quadro non ottimista, che Han aveva già prefigurato nei suoi testi precedenti, pubblicati da Nottetempo: copertine azzurre di volumetti di un centinaio di pagine ognuno, tutti con la stessa struttura, annunciata da frasi che evocano contenuti densi, trattati in brevi capitoli attraversati da continue citazioni di filosofi e pensatori , da Roland Barthes a Giorgio Agamben, da Kant a Heidegger, con incursioni nel mondo del cinema (Lars von Trier), della letteratura e perfino dell’arte contemporanea.L’opera…

View original post 5.042 altre parole

Pubblicato da Sossu

Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento. Proverbio cinese "L'APPARENZA INGANNA "

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora