…”L’opinione che sia reale solo quello che si può misurare o quantificare, negando quindi valore all’esperienza soggettiva ed interiore, alle emozioni, ai sentimenti, è la concezione del mondo oggi dominante che ha portato ad uno svuotamento di senso e a una progressiva disumanizzazione …”
Lorenz Konrad
Lo scientismo
C’è un limite al dolore
C’è un limite al dolore
È lì che si cerca conforto
È dove altri non possono
giungere
Un’ombra nera dall’orto fino a noi.
La nostra …la tua
e me ne dolsi
Nella pozza del buio la tua parola
Debordò
Fu così forte l’urto sulla scogliera iridescente
Poi si disperse
come barca di carta
colta da pietra d’una minaccia
insensata per chi
nulla sa
Sorrido, sorridi
Ci sono, ci sei
Determinatamente al nostro posto
Potendo essere in infiniti altri luoghi
Lorenz aveva qualche retropensiero politicamente pericoloso, ma restando all’accusa allo scientismo, basterebbe ritornare a Wittgenstein e a dire solo ciò di cui si può parlare, in questo le scienze dure ovvero la fisica e le altre soggette all’imperativo galileiano, sono molto più semplici nel parlare solo di ciò che è dimostrabile. Il resto, sentimenti, coscienza ecc.non è dimostrabile e fa parte delle domande senza risposta. Il punto è proprio questo, il naturalismo ammette domande senza risposta, chi fa domande alla scienza questo non lo ammette.
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Grazie Willy confesso la mia ignoranza sui retropensieri di Konrad . In realtà il mio dire converge sul naturalismo che ammette domande senza risposta . Chi fa domande alla scienza questo non lo ammette , è vero !
Le proposizioni non-sensi sono quelle né significanti né tautologiche e sono quelle che non fanno comprendere la logica del linguaggio. Il compito della filosofia è quello di dover essere critica del linguaggio, quindi chiarificazione logica del pensiero; essa non è una dottrina, ma un’attività.Le proposizioni non-sensi sono quelle né significanti né tautologiche e sono quelle che non fanno comprendere la logica del linguaggio. I limiti del linguaggio, sono i limiti del mondo, di ciò che può essere capito, pensato, espresso. la filosofia non può pretendere di parlare del mondo nella sua totalità, è certo neppure la scienza se non di ciò che è dimostrabile !
Il linguaggio verbale può essere compreso solo a partire dalla sua stessa realtà, nel linguaggio stesso e dalla consuetudine. Il linguaggio scritto resta . A volte crea discrepanze ,fratture fino a mettere da parte. Leggo meglio L. Konrad . Buon tutto
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